MOZART E SALIERI
drammaturgia  Alberto Oliva e Mino Manni
da Aleksandr Puskin

dal 20 al 31 maggio

MOZART E SALIERI
drammaturgia  Alberto Oliva e Mino Manni
da Aleksandr Puskin

drammaturgia  Alberto Oliva e Mino Manni

da Aleksandr Puskin

regia Alberto Oliva

con Mino Manni e Davide Lorenzo Palla

Musiche originali    Ivan Bert

Scene   Francesca Barattini

Costumi  Marco Ferrara

Disegno Luci  Alessandro Tinelli

 

A partire dal breve, ma potentissimo testo di Aleksandr Puskin, da cui Peter Shaffer e Milos Forman hanno tratto un grande film, proponiamo una discesa negli inferi della mediocrità, dell’ambizione artistica tarpata dal senso di inferiorità. La drammaturgia nasce da Puskin, ma incontra suggestioni originali e altre fonti letterarie, fra cui Il Soccombente di Thomas Bernhard, le lettere di Mozart e i libretti delle sue opere.

Antonio Salieri è una figura straordinaria, musicista di fama mondiale in vita, avrebbe potuto godersi gli onori e la fama che certo non mancavano al compositore ufficiale di corte. Capita, però, che negli stessi anni della sua maturità, compaia nel mondo l’astro nascente di Wolfgang Amadeus Mozart, il più grande di tutti i tempi.

Il dramma di Salieri è quello di avere avuto abbastanza talento per riconoscere la genialità assoluta e inarrivabile di Mozart, ma non abbastanza talento per saperla superare. Il suo non è il destino degli “stupidi di successo”, che si godono la notorietà che riescono a ottenere.

Purtroppo per lui, Salieri sapeva di non essere Mozart.

Purtroppo per Mozart, non è riuscito a resistere alla tentazione di eliminarlo, almeno secondo la versione che della storia ci propone Puskin.

Un duello a colpi di musica, mentre il fuoco della passione brucia insieme al fuoco dell’invidia. L’inevitabile conseguenza di un dialogo fatto di “non detti”, parole schivate e sguardi incrociati, è il delitto, consumato subdolamente, senza il coraggio del gesto plateale, al punto che resterà per sempre il dubbio che non sia stato veramente Salieri a uccidere Mozart.

E’ il mito della creazione al negativo, raggiungere la fama non per aver creato una grande opera d’arte, ma per avere distrutto un’opera d’arte vivente, il più grande genio della storia della musica.

Il terrorismo, gli attentati, le picconate alle statue di Michelangelo… la nostra epoca è piena di artisti falliti che non accettano la loro mediocrità e sfogano la frustrazione contro la vita e la creazione di chi, con leggerezza e talento, ha creato qualcosa di immortale. Ma la sfida di Salieri è addirittura con Dio, colpevole, a suo dire, di aver donato un talento incredibile a un essere volgare e incapace di rendersene conto.

Lo spettacolo si inserisce nel percorso che I Demoni stanno portando avanti sui grandi autori russi dell’Ottocento.

Dopo il percorso dedicato a Dostoevskij (Il Giocatore, La confessione, Ivan e il diavolo e Notti Bianche), quest’anno abbiamo scelto di rivolgerci a Puskin, suo contemporaneo, considerato il più grande poeta russo, che condivide con Dostoevskij gli stessi temi d’indagine a noi cari: il cuore dell’uomo e le contraddizioni che lo fanno pulsare.

Anche Puskin e Dostoevskij, due giganti della letteratura mondiale, proprio come Mozart e Salieri nella musica, sono stati costretti a dividersi lo stesso palcoscenico, in un confronto continuo che li ha spinti a superarsi costantemente, tenendo altissimo il livello della loro arte.

Prezzi:

Interi € 18,00

Ridotti € 13,00

Prevendita / Prenotazione € 1,00

Orari:

dal martedì al sabato alleore 21,00

domenica alle ore 17,30

lunedì riposo


Piazza di Sant'Apollonia, 11 00153 Roma.

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