RICORDATE CHE ERAVATE VIOLINI
5-6 aprile 2023
RICORDATE CHE ERAVATE VIOLINI
Meditazione notturna per una voce sola
con Giorgio Sales
e con Lorenzo Sabene liuto, tiorba, chitarra
drammaturgia e regia Francesco d’Alfonso
disegno luci Cecilia Sensi
consulenza tecnica Francesco Bàrbera
voci fuori campo Roberta Azzarone, Lorenzo Parrotto
contributi audio e video Francesco Indelicato
Testi liberamente tratti da J.L. Borges, J. da Todi, K. Gibran, M. Luzi, A. Merini, E.E. Schmitt
Musiche dal vivo di J.S. Bach, F. De Andrè, J. Dowland, S. Weiss, S. Landi, M. Lauridsen, A. Piccinini, M. Ravel,
F. Valdambrini
«Ecco dove mi ha condotto questo sogno: aspettare in questo giardino una morte che mi fa paura».
Nelle parole dello scrittore Eric-Emmanuel Schmitt, un dubbio terribile coglie Gesù la sera del suo arresto: è davvero colui che gli ebrei attendono e che i profeti hanno annunciato?
La solitudine di Cristo, in una notte senza stelle, è paradigma dell’umanità intera, che di fronte a eventi terribili si sente abbandonata dal Padre: l’uomo è solo come Cristo nell’orto degli ulivi.
Il Figlio dell’Uomo sa che dovrà morire e, come in uno specchio, vede se stesso attraverso ciò che gli scrittori, i poeti e i musicisti diranno di lui.
Pagine su pagine, note su note, una storia che attraversa la storia.
«Perfino gli olivi piangevano quella Notte, e le pietre erano più pallide e immobili, l’aria tremava tra ramo e ramo quella Notte»: una notte che disperde gli uomini, una notte che sfocia in un giorno di morte. Il Figlio dell’uomo, «l’È, il Fu e il Sarà» di cui parla Borges, muore «sospeso a una croce».
Poi una grande pietra sigilla il sepolcro, e tutto sembra perduto. Ma una luce irrompe nelle tenebre, una speranza che diviene certezza. «Addio crocifissione, in me non c’è mai stato niente: sono soltanto un uomo risorto», scrive Alda Merini.
Gli uomini sono salvi, «oppressi ed esaltati dal male» prima, sono ora liberi, redenti, testimoni di quell’amore gratuito che ha vinto la morte. Come violini, «pronti a suonare le ragioni del mondo».
h.21.00