IL DIARIO DI ANNE FRANK
di Frances Goodrich e Albert Hackett
dal 24 gennaio al 16 febbraio
IL DIARIO DI ANNE FRANK
di Frances Goodrich e Albert Hackett
IL DIARIO DI ANNE FRANK
di Frances Goodrich e Albert Hackett
traduzione Alessandra Serra e Paolo Collo
con (in ordine di apparizione)
Antonio Salines, Eleonora Tosto,
Raffaella Alterio, Francesca Bianco,
Veronica Benassi, Vinicio Argirò,
Tonino Tosto, Susy Sergiacomo
Fabrizio Bordignon, Roberto Baldassari
regia Carlo Emilio Lerici
una coproduzione Teatro Belli / Compagnia Mauri Sturno
scene Vito Giuseppe Zito
costumi Annalisa di Piero
sartoria Farani
ufficio promozione scuole Alessandra Santilli
promozione Andrea Piras
aiuto regia Martina Gatto
regia Carlo Emilio Lerici
Nel novantesimo anniversario della nascita di Anne Frank, la Compagnia del Teatro Belli, in collaborazione con la Compagnia Mauri Sturno, metterà in scena “Il Diario di Anne Frank” dal 24 gennaio al 16 febbraio 2020, con repliche mattutine per le scuole, nella storica sede del Teatro Belli, diretto da Antonio Salines. Il Teatro Belli che compirà a breve 50 anni di attività, si è sempre distinto per le sue scelte artistiche coraggiose indirizzate all'impegno civile e culturale.
Perchè Anne Frank?
Questo dramma teatrale di Frances Goodrich e Albert Hackett, tratto da Il Diario di Anne Frank e Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1956, è da parecchi anni che non viene rappresentato in Italia. Fra le messe in scena più riuscite si ricorda l'eccellente edizione del 1957 dalla Compagnia dei Giovani, con Anna Maria Guarnieri e Romolo Valli, e quella di Giulio Bosetti nel 1977, con Nada.
Oggi questo spettacolo è rivolto soprattutto ai giovani, ed è necessario che “mentre gli ultimi testimoni diretti muoiono, la memoria si sedimenti e prenda voce nelle nuove generazioni”.
Gli eventi di queste ultime ore, sotto gli occhi di tutti, ci hanno reso altresì consapevoli dell'importanza di questo progetto sulla memoria. La forza che può avere questo spettacolo teatrale in questo momento storico è immensa. L'odio verso il diverso ha avuto nella tragedia dell'olocausto la sua massima espressione. Perciò bisogna sempre ricordarlo, per rendersi conto dove ci può portare il razzismo e il grado di crudeltà di cui è capace l'uomo.
La Comunità Ebraica si è resa disponibile a collaborare per la realizzazione di questo spettacolo, con la partecipazione di UCEI – Unione della Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Museo della Shoah, Centro Ebraico Italiano “G. E. V. Pitigliani”, l'Associazione Progetto Memoria, e l'Associazione Figli della Shoah.
18 € - 13 €
da martedì a sabato h. 21.00 / domenica h. 17.30